Non più Sola inizia il mese di Ottobre dedicato alla prevezione del tumore al seno con una tavola rotonda in cui si discuterà di proposte di medicina integrata nel percorso di cura per le donne con carcinoma mammario.
Sabato a Vicopisano dalle ore 16.00 saremo ospiti del Teatro Verdi e in contemporanea presso la sede della Misericordia di Vicopisano sarà possibile effettuare screening ecografico gratuito per le donne dai 35 ai 45 anni di età.



La dottoressa sottolinea come, non potendo chiaramente evitare fattori tipo età o genetica, non potendo evitare la vita in città con inquinamento, stress etc, possiamo però svolgere un ruolo attivo nella prevenzione del tumore al seno evitando il fumo, seguendo un alimentazione sana con pochi zuccheri e grassi animali, facendo regolarmente attività fisica per mantenere il peso forma al fine di evitare l’accumulo di tessuto adiposo.
E non dimentichiamo che tutto questo aiuta molto anche durante la cura della malattia e il seguente follow up.
Importante inoltre eseguire gli screening mammografici regolarmente e non mancare mai ai controlli periodici dopo l’intervento e l’eventuale cura chemioterapica e/o radioterapica.
La prevenzione e la conseguente diagnosi precoce consentono interventi conservativi e poco invasivi che incidono positivamente sulla guarigione e aiutano psicologicamente la donna.
Nella Breast Unit di Pontedera-Volterra vengono effettuati tutti i tipi di chirurgia compresa quella mini invasiva, quando possibile, che lascia cicatrici quasi invisibili.

Dal 2016 è un estetista certificata APEO grazie al conseguimento di una certificazione ottenuta con un esame in seguito ad un Corso semestrale frequentato a Milano e tenuto da medici dell IEO.
Cosa fa un’estetista APEO? Grazie a Studi clinici e protocolli di verifica dell’efficacia dell’uso di prodotti con specifici ingredienti prima, durante e dopo la chemio e la radioterapia aiuta le pazienti non ad evitare la tossicità cutanea derivante dalle cure ma ad alleviarne gli effetti collaterali.
Un capitolo a parte merita l’argomento trucco perché è importante che una donna che vede il proprio viso trasformato dalle cure abbia diritto di poter usare prodotti cosmetici per prendersi cura di se, ma è molto più importante usare tali prodotti su una pelle curata e idratata nel modo più adatto al suo caso e ad esempio anche l’uso dello smalto va valutato singolarmente perché sappiamo bene quanto le unghie soffrano a causa della chemioterapia.
Infine parliamo di Massaggio linfodrenante, rilassante o decontratturante. spesso in questo percorso di cura si perde il
Contatto col nostro corpo per ovvi motivi e il massaggio aiuta a ritrovarsi e a accertarsi nuovamente oltre ad aiutare il sistema nervoso a migliorare la qualità della vita.


Nel 2003 inizia il protocollo ArmoniosaMente un progetto che prevede l’utilizzo di tecniche meditative basate sui principi del modello Mente-Corpo oltre a incontri formativi e studiato per gruppi di donne affette da tumore al seno durante le cure oncologiche .
La dottoressa Nieri sottolinea l’importanza di Incontri oltre che con le pazienti con i familiari delle stesse, perché spesso quando si ammala una donna tutta la famiglia ne subisce le conseguenze e il supporto psicologico può essere di grande aiuto.

Ogni venerdì mattina nel reparto di oncologia gratuitamente e tramite appuntamento è possibile fare delle sedute di agopuntura per alleviare la stanchezza cronica, i dolori articolari dovuti alla Menopause indotta e molto altro .
La dottoressa Barletta sottolinea come Per i cinesi salute significhi benessere e equilibrio psicofisico e come la regione Toscana sia all’avanguardia nel raggiungimento di questo obiettivo affiancando alla medicina tradizionale già dagli anni 90 agopuntura ,omeopatia, fitoterapia etc .


La donna viene accolta fin dalla comunicazione della diagnosi che è sempre un evento che segna un cambio della traiettoria della vita vissuta fino a quel momento. La dottoressa paragona la scoperta della malattia per una paziente all’immagine uno specchio che si rompe e dove tutti i frammenti di vetro che si sparpagliano rappresentano i vari elementi della vita della donna che vanno a pezzi. Ed ecco che l’obiettivo della collaborazione tra le varie figure professionali della BU è quello di mettere la donna al centro e di ricomporre questa specchio frantumato partendo dalla parte fisica tramite l’intervento oggi sempre meno invasivo, ma di lavorare affinché anche tutti gli altri pezzetti della vita di una donna affetta da tumore al seno tornino al loro posto.
La dottoressa propone un passo in avanti quindi non solo ricomposizione ma riadattamento e spinta a cambiare e forse diventare anche meglio di prima.


sottolinea che a Pontedera c’è un filo che collega tutti i vari professionisti e che affonda le sue radici nel lontano 2002 quando ancora non era nata la Breast Unit quando la riabilitazione per le donne operate al seno era veramente complicata perché non strutturata.
La ginnastica AFAS permette alla donna, grazie a movimenti studiati e mirati per questa patologia, di riappropriarsi del proprio corpo e di non avere paura ad usarlo nuovamente dopo l’intervento chirurgico, cosa che non è così naturale e scontata come potrebbe sembrare anche per la valenza psicologica che l’asportazione di un tumore al seno rappresenta per la paziente.
Si potrebbe pensare che la ginnastica AFAS sia una ghettizzazione delle donne ma in verità è assolutamente il contrario: è l’accoglienza in un contesto dove sei seguito da personale qualificato ma soprattutto dove si condividono le medesime esperienze. La longevità deI gruppo della ginnastica di non più sola, la partecipazione di donne con età molto distanti e il successo dell’attivazione della modalità online durante la pandemia dimostrano che l’iniziativa è valida a tutti gli effetti.
